Addominoplastica

Il rilassamento cutaneo è sicuramente uno degli inestetismi addominali più comuni, sia nell’uomo che nella donna, non migliorabile con la dieta e l’esercizio fisico.

Il rilassamento cutaneo è sicuramente uno degli inestetismi addominali più comuni, sia nell’uomo che nella donna, non migliorabile con la dieta e l’esercizio fisico.

L’intervento di addominoplastica consiste proprio nella rimozione della cute e del tessuto adiposo in eccesso nella parte centrale e bassa dell’addome, al di sotto dell’ombelico, al fine di tendere la parete addominale e risistemare la parete muscolare.

Se l’eccesso adipo-cutaneo non è eccessivo, talvolta non è necessario il riposizionamento dell’ombelico, allora l’intervento sarà di mini-addominoplastica.

L’intervento di addominoplastica è indicato per coloro che hanno: – un addome prominente e ptosico con rilassamento ed eccesso cutaneo dell’addome – la presenza di evidente diastasi (separazione) dei muscoli retti dell’addome – un addome grinzoso e cadente con eccesso di adipe

L’addominoplastica si esegue in anestesia generale, ha una durata di circa 3 ore e prevede una notte di degenza in ospedale.

Generalmente sono necessarie due incisioni: una nella porzione bassa dell’addome, appena sopra la linea dei peli del pube, che si prolunga lateralmente e una seconda, di forma circolare intorno all’ombelico, questa verrà effettuata solo se sarà necessario riposizionarlo più in alto, per conferire all’addome un aspetto naturale.

Durante l’intervento, la cute ed il tessuto adiposo sottocutaneo sono scollati e sollevati dai piani sottostanti, poi, se necessario, si accostano i muscoli retti dell’addome, quindi viene asportato l’eccesso di cute e di grasso.

Due piccoli tubi di drenaggio morbidi vengono inseriti in prossimità della ferita, al fine di raccogliere il sangue ed il siero, che eventualmente potrebbero accumularsi.

Tali drenaggi vengono rimossi senza dolore alle prime medicazioni.

Infine, viene applicata una medicazione compressiva.

Dopo l’intervento, i pazienti dovranno rimanere a riposo per almeno 48 ore.

Il dolore è generalmente minimo e controllabile con i comuni farmaci analgesici.

Sul letto di degenza il paziente è mantenuto con il tronco a 45° e le cosce flesse sull’addome, durante questo periodo non è necessario rimanere immobili, ma, anzi, è consigliabile muovere periodicamente gli arti inferiori, al fine di favorire la circolazione del sangue e prevenire eventuali fenomeni trombo-embolici (utile a questo proposito sono le calze elasticizzate sia in sala operatoria sia nei primi giorni, fino a quando la deambulazione non è completamente ripresa).

La medicazione compressiva, applicata alla fine dell’intervento, verrà rimossa dopo 24 – 48 ore e sostituita da una guaina elastica con apertura anteriore.

Una sensazione di costrizione nella parte più bassa dell’addome sarà presente dopo l’intervento e potrà costringere a posizioni obbligate.

Ciò si verifica per un tempo abbastanza breve e generalmente scompare dopo 7-10 giorni.

I punti di sutura, qualora fossero esterni, vengono rimossi dopo 7-10 giorni.

Le medicazioni saranno sostituite dal chirurgo e non devono essere rimosse dal paziente.

E’ consigliabile riposare quanto più è possibile a letto per la prima settimana ed aumentare l’attività gradualmente dalla settimana successiva.

E’ consigliabile non decubitare sull’addome per le prime due settimane.

Dopo l’intervento è sempre presente una perdita di sensibilità cutanea nella parte inferiore dell’addome, che è generalmente temporanea e che scompare dopo alcuni mesi.

‘MINILIPOSCULTURA’ l’intervento più richiesto al mondo

Sempre più medici e chirurghi scelgono la Miniliposcultura versus le sostanze lipolitiche
Giuseppe Bruno
Invia con WhatsApp